mercoledì 27 giugno 2007

scorci

scorci - homo interrogans -

Adagiati sulla penombra della collina
romanzi di lapidi
narrano silenzi gonfi di parole.

Vestono copertine di marmo
tra rughe di compleanni incise
sulla vita e sulla morte.

Le pagine hanno il colore
segreto delle ossa e dei liquami
e il suono secco dei ricordi appassiti.

Troppo fragili sono le mani
del vento per sfogliare
i loro capitoli rigidi di nebbia.

Troppo deboli gli occhi
del sole per leggerne
lo stile affondato di putredine.

È tempo anche per te di allontanarti,
visitatore, di tornare agli orgasmi
e ai livori dei tuoi respiri crepuscolari.

Noi rimaniamo qui, in attesa, fin quando

saremo anche i tuoi epici scrittori.
I vermi della terra grondante ispirazione.

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