mercoledì 30 gennaio 2008

attesa - di Giovanni Sicuranza -


Tutte le volte che si voltava, lei era altrove.
Gli occhi altrove. Belli, spalancati di verde.
Ma altrove.

Allora lui tornava a guardare avanti, verso l’indifferenza.
Rilassa il viso, scuoti le spalle, si esortava, anche se i denti si stringevano forte, uno sull’altro, anche se la schiena diventava cemento.

Resisteva un paio di secondi.
Poi si voltava ancora, in uno spasmo di angoscia, come se il suo mondo fosse dietro.
E tutto intorno, davanti, ai lati, senza lei, solo oscurità.
Ma lei c’era. Assente.

Le braccia sul seno, come a chiudere il corpo al desiderio di lui.
I capelli, lunghe radici nere a graffiare il pavimento.

L’alba gettò un raggio di coscienza sull’uomo. Che finalmente, passo dopo passo, silenzioso, uscì dalla casa.
Come tutte le altre, anche questa donna è morta, infine. Il pensiero, improvviso, lo trattenne a ciondolare sull’uscio.

E quando vide che il sangue di lei era passato dalle sue mani alla maniglia della porta, capì che avrebbe dovuto cercare ancora.
Nella notte, una donna d’amare. Ancora.


breve esercizio di scrittura

Mah na mah na!


inno salva-vita dell'interrogans

ah, se trovo chi mi ha rubato un'idea così semplice e frizzante!

giovedì 24 gennaio 2008

Nei dintorni della Costituzione. Bologna.

Sabato, 26 gennaio alle 18,00 alla libreria Irnerio presentazione de

'La legge dei figli.
Antologia Noir per i sessant'anni della Costituzione'(Meridiano Zero editore)

Intervengono:
Il curatore Lorenzo Trenti,
gli autori Carmelo Pecora, Simona Mammano, Mauro Marcialis, Giovanni Sicuranza, Andrea Testa,
il critico Alberto Sebastiani
.

Nel 1948 è stata promulgata la Costituzione della Repubblica Italiana, che il primo gennaio 2008 ha compiuto sessant'anni. L'editore Meridiano Zero ha deciso di celebrarla con un libro curioso, che sabato sottoponiamo alla vostra attenzione: 'La Legge dei Figli'.
Si tratta di un'antologia di racconti in cui ciascun autore prende in esame un singolo articolo della Carta per trarne un racconto su come puo' venir disatteso, o calpestato, da quelle stesse persone che sono preposte a difendere i diritti dei cittadini: gli operatori di giustizia. Sarebbe dunque un'operazione disperante, se non fosse che questi stessi operatori sono anche gli autori dell'antologia in questione. Ben consapevoli, dunque, delle storture che certe strutture dello Stato - o i loro stessi colleghi - mettono in atto, ma proprio per questo fondamentali nel dirci : 'eccoci, siamo qui, sappiamo che queste cose esistono e vediamo, vigiliamo, interveniamo'.

Dice, molto meglio, Giancarlo De Cataldo nell'introduzione al volume:'Il tema del tradimento della Costituzione e' centrale nelle esperienze narrative di questi scrittori che, nello stesso tempo, sono leali servitori dello Stato, ne conoscono la macchina e i piu' segreti segmenti operativi, e ce li svelano in modo impietoso, duro, coinvolgente. Si potrebbe obiettare: e' un'antologia pessimista. E' una collezione di casi disparati - e disperati - di inabissamento della Democrazia. Si potrebbe ribattere che il solo fatto di esserci, in questa antologia, di continuare a mantenere alta la bandiera della Costituzione com'e' e avrebbe dovuto, e potuto, essere, rappresenta la migliore risposta a un pessimismo che, nel suo dilagare, rischia di travolgere anche quelle pagine della nostra Storia recente che, per contrasto, questa antologia e' destinata a far rifulgere'.

'La legge dei figli' non e' un libro facile.
Suscita emozioni forti e violente, perche' mina le certezze sulle quali basiamo la nostra vita quotidiana: il diritto, la giustizia, l'eguaglianza, il lavoro. Ma davvero si puo' condividere la lettura in chiave ottimistica di De Cataldo: la Costituzione c'e', c'e' chi la conosce e la applica, a dispetto di chi la calpesta.
Ne avremo esempi significativi sabato in libreria. In tutto questo, si potrebbe pensare che la qualita' dei racconti, con una sostanza cosi' pregnante, sia secondaria. Non e' cosi'. Colpisce leggere dei racconti noir cosi' densi ed efficaci, capaci di trascinarci in pochissime pagine al centro della vicenda.
Ottima letteratura d'impegno.

Una breve biografia degli autori che interverranno sabato:
Simona Mammano e' della Polizia di Stato di Bologna, e collabora con un magistrato della direzione antimafia. Ha dedicato il suo racconto all'art. 13, 'La liberta' personale e' inviolabile.', con un racconto sui fatti della scuola Diaz di Genova.
Mauro Marcialis e' maresciallo della Guardia di Finanza. Dedica il suo racconto all'art. 53 'Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacita' contributiva'.
Carmelo Pecora e' ispettore capo della Polizia Scientifica della Questura di Forli'-Cesena. Nell'antologia si occupa dell'art. 48, sul diritto di voto dei cittadini.
Giovanni Sicuranza e' specialista in medicina legale, e ha svolto consulenze per vari tribunali. Dedica il suo intervento all'art. 38, 'Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale' per mostrarci in quanti modi si puo' quotidianamente disattendere quest'articolo.
Andrea Testa, carabiniere scelto, dedica il suo racconto all'art. 12, sulla Bandiera, in nome della quale in tanti si arrogano il diritto di farsi giustizia da soli...

Come dice Woody Allen: 'Leggo per legittima difesa'.