venerdì 9 novembre 2007

La legge dei figli - Un'antologia per la Costituzione (cartella stampa)

"La legge dei figli"
un'antologia per la Costituzione

139 articoli, 18 disposizioni transitorie e una storia che risale al 1948. Questa è la nostra Costituzione, che da decenni fonda i valori della Repubblica Italiana, le sue leggi e la convivenza dei suoi cittadini. O almeno dovrebbe farlo.

Con questa antologia, sedici scrittori della giustizia italiana – agenti delle forze dell'ordine, magistrati, funzionari – mettono alla prova la Costituzione di cui sono figli: prendendo spunto dai suoi singoli articoli ci raccontano un paese in cui nulla è scontato, nemmeno l'applicazione dei principi stessi lasciati in eredità dai padri costituenti.

Un viaggio a tinte nere per scoprire un'Italia in cui le ombre non si annidano solo fra il malcostume e la criminalità, ma soprattutto nell'oblio della Costituzione stessa.

I racconti:

Art. 1: L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Una delazione ben piazzata può stroncare una carriera, una vita, e soprattutto la libertà: da quel momento nessuno sarà più al sicuro. Piernicola Silvis mostra le storture dell'assenza di democrazia, in un'Italia fin troppo facile da immaginare.

Art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge. Un cantiere come tanti, una tragedia annunciata, un sogno di riscatto o forse solo di felicità: nel racconto di Gianpaolo Trevisi, le differenze di classe tra gli edili italiani e la manovalanza in nero degli extracomunitari.

Art. 12: La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano. Nella storia di Andrea Testa, il vessillo bianco rosso e verde non sventola solo ai mondiali di calcio, ma anche sui sogni più oscuri degli abitanti di un quieto paese di provincia. E quando un uomo scompare, appare chiaro che a causa di quella bandiera si può addirittura morire.

Art. 13: La libertà personale è inviolabile. La vicenda di un commissario di polizia che effettua una perquisizione: nulla di troppo strano, se non fosse che il luogo è la scuola Diaz di Genova e il tempo è il 21 luglio 2001, durante i fatti del G8. Simona Mammano delinea, con pagine di coraggiosa sensibilità, una storia che diventa Storia.

Art. 14: Il domicilio è inviolabile. Per entrare in una casa non serve esibire un mandato, come si vede nei film: bastano spalle robuste e la giusta dose di sicurezza. Maurizio Matrone racconta la storia grottesca di una normale operazione di polizia, che inizia male e finisce peggio.

Art. 15: La libertà e la segretezza della corrispondenza sono inviolabili. Un importante uomo politico viene rapito: forse sono state le Brigate Rosse o forse qualcun altro più in alto... Nel racconto di Marco De Franchi un coraggioso poliziotto dovrà decidere quanto violare la legge stessa pur di risolvere questo dramma, inquietantemente vicino al caso Moro.

Art. 17: I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi. Piergiorgio Di Cara tesse il toccante monologo di un agente di polizia destinato alla vigilanza degli stadi: una voce solitaria che si perde tra i cori violenti degli ultrà e il silenzio assordante della morte di un collega.

Art. 21: La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Cosa resta a un giornalista della Rai, colluso col potere e col sistema, cui viene rubato pure l'ultimo scampolo di dignità personale? Nel racconto di Alessandro Cannevale, forse solo affidarsi a un video autoprodotto per raccontare la verità più inconfessabile.

Art. 36: Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata. Ci sono campi sterminati di pomodori in cui la legge non arriva. E ci sono persone che pur di lavorare e sopravvivere sono disposte a tutto. Può esistere una retribuzione proporzionata in un posto come questo? Ugo Mazzotta risponde a questa domanda con inesorabile sincerità.

Art. 38: Ogni cittadino inabile al lavoro ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale. La visita a un bizzarro museo si trasforma lentamente in incubo e delirio, quando la protagonista del racconto di Giovanni Sicuranza si accorge che l'assistenza privata può assumere forme molto particolari. E che non tutte mirano all'autonomia dei 'diversamente abili'.

Art. 48: Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Per il giovane protagonista della storia di Carmelo Pecora, la prima volta al voto è un momento importante, un rito di passaggio alla maturità. Sarà anche una scoperta del fatto che le elezioni di un piccolo paesino siciliano possono essere terreno di contesa fra persone molto pericolose.

Art. 53: Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Una normale verifica fiscale della Guardia di Finanza innesca la spirale di un tesissimo dramma famigliare. Mauro Marcialis racconta la quotidianità dell'evasione eretta a sistema e le sue sanguinarie conseguenze.

Art. 109: L’autorità giudiziaria dispone direttamente della polizia giudiziaria. Il protagonista del racconto di Girolamo Lacquaniti è uno "sbirro". Così viene definito dai personaggi di spicco sui quali si trova a indagare: potenti vip troppo in vista perché i superiori della Squadra Mobile non abbiano da offrire alcuni suggerimenti, per un'indagine corretta fuori e morbida dentro.

Art. 111: La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge. In un sistema normale i processi punirebbero i colpevoli e lascerebbero liberi gli innocenti. Ma se così non avviene, che altro resta se non la cruda vendetta? Marco Pelliccia arpeggia una storia in cui l'unico ritornello è quello dell'ingiustizia.

Art. 112: Il pubblico ministero ha l'obbligo di esercitare l'azione penale. Come mai, pur avendo commesso gli stessi fatti, per qualcuno scatta un processo e per altri i fascicoli restano nel cassetto? Nel racconto di Sergio Sottani, un magistrato dovrà rispondere personalmente a questo dilemma, quando verrà assalito dal sospetto di aver incontrato l'autore di un reato rimasto irrisolto.

Disp. XII: È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. E' un confine molto fragile quello che separa la democrazia dall'avvento della dittatura. Angelo Marenzana chiude il cerchio di questa antologia narrando il tentativo di imporre con le armi un nuovo ordine sociale, che solo le scelte individuali potranno riuscire a impedire.

A cura di Lorenzo Trenti e Sabina Marchesi.

La legge dei figli, Padova, Meridiano Zero, novembre 2007
pp. 256, euro 14,00, ISBN 8882371565

Prefazione a cura di Giancarlo De Cataldo.

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