scorci - homo interrogans -
Adagiati sulla penombra della collina
romanzi di lapidi
narrano silenzi gonfi di parole.
Vestono copertine di marmo
tra rughe di compleanni incise
sulla vita e sulla morte.
Le pagine hanno il colore
segreto delle ossa e dei liquami
e il suono secco dei ricordi appassiti.
Troppo fragili sono le mani
del vento per sfogliare
i loro capitoli rigidi di nebbia.
Troppo deboli gli occhi
del sole per leggerne
lo stile affondato di putredine.
È tempo anche per te di allontanarti,
visitatore, di tornare agli orgasmi
e ai livori dei tuoi respiri crepuscolari.
Noi rimaniamo qui, in attesa, fin quando
saremo anche i tuoi epici scrittori.
I vermi della terra grondante ispirazione.
mercoledì 27 giugno 2007
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