attesa in giorno di morte
di Giovanni Sicuranza
Dammi una mano
a cantare
del tuo
suicidio assopito
di intenzioni
Hai declamato
sul battito incoerente
del tuo cuore
incredulo sempre
di esserci
Ancora qui
intorno
al tuo grigio
di topo
pesante
dentro tane
umide di
divieti e tabù
Vivi
senza volere
parole lente
svuotate di
sudore
E allora
dammi una mano
perché io
violi
la tua esitazione
adagiata immobile
nei parcheggi
annebbiati dei
Grandi Moralismi
Poi potrò cantare
festivo
della tua morte
finalmente orgogliosa
e libera
venerdì 8 giugno 2007
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