complice fugace
di Giovanni Sicuranza
Mi chiamo Sorpresa
Con fruscii di sapori
danzo sul tuo corpo
confuso di rapimento
e con odori di desiderio
riapro le tue labbra
a nuove trasgressioni
Mi chiamo Sorpresa
Tra forme di
pluviale femminilità
celo un nerbo
di ricordo virile
e mi indosso ogni volta
su un corpo nuovo
eretto di uomo
umido di donna
Mi chiamo Sorpresa
Nella mia attesa sei
marito o moglie di
vento calato
su lenzuola di silenzi
e quando infine arrivo
veloce ti privi
di maschere e vestiti
su eccitazioni negate
Mi chiamo Sorpresa
e dopo il tuo orgasmo
divento
silenziosa solitudine
lunedì 11 giugno 2007
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